RECENSIONE: Mille Piccole Crepe di Mariam Tarkeshi






Titolo: Mille Piccole Crepe
Autore: Mariam Tarkeshi
Data di pubblicazione: 2021
Genere: Romanzo
Casa Editrice: Sperling & Kupfer


Trama: Otto ragazzi. Otto giovani musicisti. Otto persone pronte a tutto per realizzare il sogno di sfondare nel mondo della musica. Ma questi otto ragazzi dovranno fare i conti con un nemico potente: la vita. Sì, perché non è facile avere vent'anni e Nancy, Thomas, Charlotte, Judith, Evan, Johnny, Anna e Adam lo scopriranno presto. Sullo sfondo di una Londra cupa e graffiante, questi ragazzi dovranno scendere a compromessi tra loro, ma soprattutto con se stessi, cercando di restare a galla e non lasciarsi trasportare dalla corrente delle intemperie. Ce la faranno?

La mia opinione: Inizio col dirvi che ci ho messo solo tre giorni a leggere il secondo libro di Mariam Tarkeshi (qui trovate invece la recensione del primo, Il Registratore di Sogni, con intervista all'autrice), più di 350 pagine che ho divorato, spinta dalla voglia di conoscere l'esito della storia, ma soprattutto vicende e dinamiche dei personaggi.

La trama è costruita abilmente su un doppio filone, presente e passato, da ricostruire come un mosaico prima di avere il completo quadro di eventi: questo permette al lettore di vivere la storia con un ruolo attivo, perché si ritroverà a fare supposizioni o ipotesi che troveranno conferma o smentita nelle pagine successive. All'inizio, può sembrare leggermente confusionario questo perenne salto avanti e indietro, ma una volta "prese le misure" sarà divertente assistere a un evento e poi tuffarsi nel passato per capirne le premesse.

Un altro aspetto interessante riguarda il metodo narrativo che consiste nel far parlare a turno tutti e 8 i personaggi - chi più e chi meno - ascoltando la voce di ognuno. Questo fa emergere il talento di Tarkeshi che riesce a donare a ogni suo protagonista un tono diverso e inconfondibile, oltre a dimostrare come la stessa situazione può essere percepita e vissuta in modo diverso da ogni persona. 

Lo stile dell'autrice - elemento che avevo riscontrato anche nella lettura dell'altro suo libro - è schietto e diretto, non edulcora niente, nemmeno le realtà più scomode e complicate. In questo modo si ha uno sguardo davvero onesto su tematiche delicate, prima fra tutte quella dei disordini alimentari, che difficilmente ho visto trattare in una maniera così brutalmente vera.

La caratterizzazione dei personaggi è il grande punto di forza, sia nell'individualità di ognuno, sia nelle dinamiche tra loro. Tarkeshi riesce a creare delle figure sfaccettate e complesse, che si svelano pagina dopo pagina e che catturano l'attenzione proprio perché non si è mai sicuri di averle capite fino in fondo.

Non entro nel merito del finale perché non voglio spoilerare nulla, ma posso dire che nel corso del libro ci saranno anche molti colpi di scena imprevisti, abilmente inseriti nel tessuto narrativo.

E naturalmente non posso non spendere due parole per la tematica musicale, sempre presente tra le pagine anche grazie alle tracce che troviamo incastonate nella narrazione, una sorta di scheletro che regge la storia e suggerisce il mood delle scene. La musica che, tra l'altro, riesce a unire 8 persone totalmente diverse tra loro, quasi appartenenti a mondi diversi, a sottolineare il suo grandissimo potere.

Consiglio questo libro a chi non ha paura di scontrarsi con realtà difficili; a chi ha un sogno nel cassetto e spera di riuscire a buttarlo fuori; a chi ha una vita complicata; a chi ama Londra e a chi non vive senza la musica.

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