RECENSIONE + INTERVISTA: The Last Moon - La Maledizione dei Lupi Neri di Chiara Lotti

 




Titolo: 
The Last Moon - La Maledizione dei Lupi Neri 
Autore: Chiara Lotti
Data di pubblicazione: 2021
Genere: Urban Fantasy
Casa Editrice: Amazon Selfpublishing



Trama: In uno dei nove mondi, Midgard, comunemente conosciuto come pianeta Terra, gli umani vivono sereni, ignari dell’esistenza degli altri otto regni. La venerazione degli dei viene riservata solo a persone speciali, creature mistiche che da secoli hanno messo le radici sul pianeta. Una realtà parallela a quella degli umani, creata dal Concilio Nascosto e tenuta sotto stretta sorveglianza dagli Inquisitori della Luna. Tra queste creature, una in particolare rende instabile l’equilibrio tanto bramato: i lupi mannari. Esseri generati da conflitti tra gli dei e segnati da una maledizione.
Amelia, una ragazza fredda e schiva, ha sempre vissuto in una bolla di bugie e segreti, con un senso di irrequietezza che le lacera l’anima giorno dopo giorno.
Tra amori, scoperte e intrighi, Amelia si ritroverà a fare i conti con un passato che non credeva di avere, con un futuro che non pensava di dover affrontare, intrecciati in un unico destino.

La mia opinione: Una delle prime cose che mi hanno colpita dell'opera di Chiara Lotti è senz'altro il consapevole uso della scrittura. Spesso, leggendo romanzi autopubblicati, mi è capitato di imbattermi in una scrittura fin troppo acerba, con qualche (o anche troppi) errore e una lettura che, di conseguenza, risultava zoppicante e faticosa. Non è assolutamente il caso di The Last Moon, perché qui troviamo una scrittura e uno stile ben dosati, mai fuori posto e di ottima qualità.

L'ambientazione e il wordbuilding non sono da meno: Lotti ha costruito tutto con grande attenzione, attingendo in modo sapiente alla mitologia nordica e alla tradizione dei licantropi, rielaborando il tutto con elementi di originalità che sono emersi soprattutto nella seconda metà della narrazione, portando il lettore ad appassionarsi sempre di più a storia e personaggi.

Proprio i personaggi sono un altro punto forte del romanzo, a partire dalla protagonista Amelia, che è stata elaborata in un modo molto credibile, con tutte le sue imperfezioni che la rendono veramente umana. Spesso il rischio è quello di voler costruire personaggi perfetti, ma è qualcosa che va a scapito della verosimiglianza e impedisce poi al lettore di immedesimarsi. L'autrice non cade minimamente in questo errore, anzi, crea una rete di personaggi che hanno una loro coerenza sia nella loro individualità, sia in relazione con gli altri. 

Tutti questi elementi si incastrano in una trama inizialmente molto introduttiva (come capita di frequente nei primi volumi di una trilogia), che poi acquista personalità e originalità man mano si scorrono le pagine. Presente e passato si intrecciano abilmente, creando spessore e giustificando ogni azione o evento. La coerenza dei personaggi la si trova anche qui, perché ogni situazione ha un suo senso all'interno della trama e non vi sono buchi o salti: proprio per questo la lettura risulta fluida e spedita.

The Last Moon - La Maledizione dei Lupi è il primo libro di una trilogia che sicuramente può interessare agli amanti del fantasy e della sua sfumatura urban, che magari hanno divorato serie tv come Teen Wolf

INTERVISTA ALL'AUTRICE

1. Quando e come ti è venuta l’ispirazione per questo libro?

Tanti anni fa, quando ero alle superiori. Ero una di quelle studentesse che aveva sempre la testa fra le nuvole (cosa che non è cambiata) e, annoiata tra i banchi di scuola, mi sono messa a disegnare Amelia e Jake. All'inizio senza alcun senso, solo con qualche citazione inventata lì sul momento. Poi ho messo insieme la passione per il paranormale, la luna, la mitologia e l'amore. Un bel miscuglio che ha dato vita a The Last Moon. Ai tempi non mi sentivo pronta a scrivere una storia di questa portata, così ho aspettato anni, mi sono “allenata” su Wattpad ed è arrivato il giorno in cui ho iniziato a mettere nero su bianco la storia degli Andersen, aggiornando la trama, i personaggi e le tematiche. 


    2. Troviamo qualcosa di te all'interno del libro?

Leggere questo libro è come leggere la mia vita se si riesce ad avere uno sguardo più profondo. In certe recensioni ritrovo il mio referto psicologico, il che è preoccupante considerando com'è fatta la nostra Amelia! Detto ciò, decisamente sì. Me ne rendo conto piano piano, ma ho sublimato la parte che più odio di me in Amelia. Forse è per questo che molti la trovano “reale” anche nei suoi gesti più assurdi. 

    3. Quali sono i personaggi della tua storia che preferisci? 

Difficile scegliere. Tutti hanno pregi e difetti. Posso dire con quali personaggi riuscirei a prendere un caffè e con chi proprio non riuscirei ad avere a che fare. Auberon ultimamente mi sta molto a cuore. È un personaggio che può sembrare superficiale nel primo libro perché lo si vede quasi sempre nella sua veste peggiore. Nei sequel ho modo di approfondire la sua storia e trattare il tema della redenzione, cosa che mi sta molto a cuore in questo periodo della mia vita. 

    4. Consiglieresti ad altri l'autopubblicazione? Perché?

La consiglio solo se si è in grado di gestirla, sia economicamente che psicologicamente. Chi si autopubblica diventa un imprenditore che deve gestire ogni cosa e, se lo vuole fare con efficienza, deve saper delegare. Delegare significa spendere soldi, e non tutti possono sempre permetterselo! Ma se si vuole fare un lavoro degno della vendita, non basta saper scrivere. Bisogna correggere, correggere, correggere tantissime cose. Anche le piccolezze contano e l'ho notato sbattendoci il muso. Per la promozione non posso dire molto! Sto cercando di comprenderne il funzionamento anche io. Credo che la creatività possa servire anche in questa ARDUA fase! 
Detto ciò, armatevi di pazienza e di determinazione. Chi abbandona i giochi non ottiene risultati in questo campo di battaglia. 

    5. Hai un consiglio da dare agli aspiranti autori?

Forse la mia esperienza stessa è un consiglio, quindi condividerla potrebbe aiutare qualcuno. La pubblicazione di un libro è una giostra di emozioni senza fine. Ci sono momenti in cui impazzisci di gioia e altri momenti in cui vorresti bruciare tutto e piangere sulle ceneri del tuo lavoro che sembra sprecato. La prima volta che mi è arrivato il libro a casa mi aspettavo di saltare dalla gioia e invece mi sono sentita piuttosto apatica. C'era un anno e mezzo di lavoro dietro, perché non stavo saltando?! 
Beh, perché pensavo che, concedendomi anche solo un attimo di felicità, sarei rimasta delusa da qualsiasi piccolezza. 
Il mio consiglio? Lasciatevi andare alle emozioni, godetevele tutte fin dentro le ossa a prescindere da ciò che verrà. Perché il risultato non sta nelle vendite (che fanno comunque piacere), ma nel libro che tieni tra le mani. Sono esperienze che ti cambiano la vita. 
Un altro consiglio spassionato: attenti a non peccare di presunzione. L'umiltà può essere davvero una grande forza, più di quanto si pensi. 
Non accettate le critiche: fatele vostre. Assimilatele, lavorateci, pensateci e non abbattetevi perché sono la chiave per crescere. 
Vi auguro tanta forza e anche un pizzico di fortuna! 

 

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