MISSIONE STORYTELLER - 2. Progettazione o Improvvisazione?

 



Eccoci al secondo appuntamento della rubrica MISSIONE STORYTELLER - Come (provare a) scrivere un libro. Nella prima puntata avevamo visto quanto è importante lavorare sull'idea prima di mettersi a scrivere. Da qui, però, sorge spontanea una domanda. Durante il resto del lavoro, cosa è meglio seguire: 

Progettazione o improvvisazione?


Ci sono diverse correnti di pensiero a riguardo. Alcuni scrittori preferiscono progettare, organizzare e schedare tutto: setting, personaggi, trama, svolte, punti fondamentali. Altri autori, invece, si lasciano trascinare dall'ispirazione del momento e scrivono il proprio libro cavalcando l'onda dell'improvvisazione. Forse, però, il metodo giusto si trova nel mezzo. Sia progettazione che improvvisazione sono elementi fondamentali per la scrittura di un libro. Quando organizziamo il nostro lavoro, dobbiamo tenere a mente alcune cose.

1. Bisogna sapere in che direzione stiamo andando

Uno dei più grandi pericoli in cui si può incappare scrivendo è quello di arrivare a un certo punto senza sapere più come proseguire. Come evitare la trappola? Proprio progettando la nostra storia. Non è necessario fare uno schema dettagliato di ogni singolo evento del nostro racconto (sebbene possiate farlo se vi sentite più sicuri), però potrebbe essere opportuno delineare i punti salienti prima di mettersi a scrivere. In questo modo, sarà sempre chiara la direzione che dovrà prendere la storia e si affronterà meglio il problema della pagina bianca.

2. Possiamo comunque permetterci delle modifiche

Progettare non significa intrappolarsi irrimediabilmente in uno schema. Non bisogna togliere importanza alla flessibilità. Lo schema ci indica la strada da seguire, ma durante la stesura della storia possiamo accorgerci che sarebbe meglio far succedere un determinato evento piuttosto che un altro. Sarebbe inutile, dunque, incaponirsi nel seguire lo schema iniziale. Lasciamo spazio al cambiamento!

3. Oltre ai principali eventi, cosa sarebbe utile schedare e progettare prima di mettersi a scrivere?

Può essere utile schedare i personaggi, inventarne caratteristiche e modi di fare prima di mettersi al PC e lavorare alla storia che avete in mente. Altrettanto utile può essere uno schema delle relazioni interpersonali dei vostri protagonisti. Meglio conoscete i vostri personaggi prima di farli agire, più verosimili saranno poi le loro azioni e saprete descrivere i loro comportamenti in maniera molto più spontanea.

Organizzare il setting è di uguale rilevanza: tempo e luogo della narrazione sono elementi importanti in un libro e perciò è fondamentale organizzarli prima di mettersi a scrivere.

4. Ognuno deve trovare il proprio metodo

Questi sono solo dei suggerimenti, naturalmente ognuno di noi deve trovare il proprio metodo per conciliare progettazione e improvvisazione. Io, ad esempio, mi organizzo in questo modo: ho un'agenda per ogni libro a cui intendo lavorare. Come abbiamo visto la volta scorsa, faccio un brainstorming che mi porta a raggiungere l'idea principale della storia e butto giù i personaggi. Dopodiché provo a scrivere le caratteristiche di ogni personaggio - lo schema poi potrà essere ampliato anche durante la scrittura.

A livello di trama, mi appunto gli eventi principali - che potranno comunque essere modificati in seguito. Poi comincio a progettare i capitoli. In che modo? Ne progetto qualcuno scrivendo i punti principali che intendo affrontare nel capitolo, poi comincio a scrivere. Non sono sempre al passo, nel senso che dopo aver pianificato tre capitoli, magari inizio a scrivere i primi due, poi aggiungo il progetto del quarto e vado avanti con la scrittura del terzo...progettazione e stesura sono - per me - fasi che si intrecciano.

5. C'è sempre spazio per l'improvvisazione

Se non è consigliabile lasciare tutto all'improvvisazione, non è nemmeno il caso di accantonarla del tutto. L'imprevisto può sempre capitare e spesso è ciò che rende la scrittura divertente. Può succedere che, mentre scrivete un capitolo, compaia un personaggio che non avevate progettato. Cosa si fa allora? Lo si cancella? No. L'importante è però trovargli il giusto ruolo all'interno della narrazione e progettare di conseguenza le sue azione.


Nella prossima tappa della rubrica parleremo di: Come sconfiggere il blocco dello scrittore

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