MISSIONE STORYTELLER - 1. L'idea. Prima di Scrivere





Missione Storyteller - Come (provare a) scrivere un libro
1. L'idea. Prima di Scrivere

Una breve introduzione

Eccoci qui, al primo appuntamento di questa nuova rubrica sulla scrittura. Prima di iniziare, vorrei riassumervi in poche righe cosa mi ha spinto a creare questo spazio per aspiranti scrittori e di cosa tratteremo nelle prossime puntate.

Spesso mi capita di ricevere domande da lettori di Volpe (il mio primo romanzo, edito da Baldini+Castoldi) o da persone interessate al mondo della scrittura. Gli argomenti sono i più vari: cosa faccio quando ho il blocco dello scrittore? Che passi devo seguire per proporre il mio libro alle case editrici? Come faccio a capire se mi è venuta una buona idea? Rispondo a tutti sempre molto volentieri, ma ho pensato: perché non organizzare una rubrica a riguardo? 

Da qui, ecco l'idea per Missione Storyteller, con quel provare a scritto tra parentesi, per ricordarci che la scrittura è una cosa seria ma  che io non sono un'esperta. Sono soltanto un'autrice esordiente che prova a darvi consigli basandosi sulla propria esperienza. Questo cosa vuol dire? I miei trucchi e consigli potrebbero esservi utili, così come no. Ognuno trova la propria strada verso la scrittura. Non voglio  - e non posso - comunicare leggi universali. Tenetelo ben chiaro.

1. L'idea. Prima di scrivere

In questa prima tappa del nostro viaggio, cercheremo di capire cosa fare prima di scrivere. Perché non esiste mettersi al PC il secondo dopo aver avuto un'idea e cominciare a scrivere un libro dal nulla. O meglio, esiste finché si tratta di un modo per incanalare l'ispirazione, ma un libro ha bisogno di uno scheletro solido per stare in piedi e lo scheletro ha bisogno di una fase - anche minima, ma presente - di organizzazione e progettazione

Perciò cosa ci serve per scrivere un libro? La risposta sembra ovvia, eppure non lo è davvero. Ci serve un'idea. Bene, sì, logico, no? Certo, ma il problema non è tanto trovare un'idea. Il problema è:

Come facciamo a capire se la nostra idea è quella giusta?

Possiamo porci una serie di domande.

1) La mia idea è originale? O hanno già scritto qualcosa di uguale?

Sì, ci sono storie simili che vengono comunque pubblicate e anzi, spesso a noi piace leggerne più di una perché l'argomento ci attira e ci interessa. Però ci sono certe idee che ci balzano in mente e urliamo eureka! Sembrano le idee del secolo, la novità, la ventata di aria fresca...poi facciamo due ricerche e troviamo sul web un libro uguale. Allora forse vale la pena di modificare qualcosa, rendere il nostro progetto il più originale possibile, perché in un mare di libri, proporre qualcosa di innovativo può fare la differenza. 

2) La mia idea è davvero buona?

Superato lo scoglio dell'originalità, abbiamo visto che non esistono trame identiche a quella che abbiamo iniziato a immaginare. La domanda ora diventa un'altra: abbiamo avuto una buona idea o abbiamo preso un granchio? Perché sì, vi assicuro che spesso prendiamo un granchio. Avete presente quelle cose che vi vengono in mente di notte, nel dormiveglia, che siano pensieri su libri o meno? Sembrano sempre la cosa più brillante dell'universo. Poi ci svegliamo la mattina e...ma che schifo! Bisogna evitare di fare lo stesso con la nostra idea di base per il libro. Il consiglio, in questo caso, è quello di lasciar macinare l'idea nella mente per un po', prima di cominciare a lavorarci. Lasciatela lì. E non preoccupatevi di perderla: se è l'Idea con la I maiuscola, non vi sfuggirà. Se dopo qualche giorno siete ancora sicuri sulla sua validità, vorrà dire che è quella giusta.

3) Quanto ci tengo a parlare di questa cosa?

Credo che la convinzione sia un tassello davvero importante. Un libro che scriviamo per la pubblicazione, è un libro rivolto ad altre persone. E non possiamo pensare di parlare ad altre persone di qualcosa che ci interessa poco, di un'idea momentanea, una passione passeggera. Innanzitutto, sul libro ci potrà capire di lavorare per settimane, mesi, magari perfino un anno. Se scriviamo di qualcosa che ci interessa, ma...ci piace, ma...tutto, ma...vi assicuro che verrà fuori uno schifo. Al contrario, se ci facciamo portavoce di qualcosa che ci interessa veramente, qualcosa che ci accende il fuoco dentro, allora saremo più convinti nel parlarne e allo stesso tempo convinceremo di più.

4) So di cosa sto parlando?

Okay, abbiamo trovato l'idea che ci convince, è originale e ci teniamo moltissimo a parlarne...ma siamo anche esperti in materia? Per scrivere di qualcosa, bisogna conoscerla. E non in superficie. Dobbiamo sapere di  quel che parliamo come se si trattasse del contenuto delle nostre tasche. Per questo motivo, spesso chi appartiene al mondo dell'editoria consiglia di scrivere di qualcosa che ci è familiare. Ma se volete ambientare il vostro libro in un posto in cui non avete mai messo piede...allora bisogna documentarsi! Ricerche, fotografie, tutto può essere utile. Non si tratta di un posto, ma una tematica? Vale la stessa cosa. Dovete conoscere prima di scrivere. Ed è anche probabile che la ricerca in sé vi farà venire nuove idee.

5) E come trasformo la mia idea in qualcosa di più sostanzioso?

L'idea da sola ovviamente non basta. L'idea iniziale può essere una tematica, un luogo, un personaggio, una scena. Come la trasformiamo in qualcosa di più? Come la trasformiamo in quel che sarà il romanzo? Io di solito agisco in questo modo: un semplice, ma efficace brainstorming. Personalmente, per la fase di progettazione (che vedremo meglio nel prossimo appuntamento) mi trovo di più col cartaceo. Per ogni libro che scrivo, ho un'agenda. E lì, nella prima parte del lavoro, prima di mettermi al PC a scrivere il libro, comincio con un brainstorming. Potete scrivere tutto ciò che vi viene in mente, qualsiasi cosa. Deciderete in seguito cosa scartare e cose tenere. Il processo non dura necessariamente una seduta. Magari vi capiterà di riaprire l'agenda, tre, quattro, ottanta volte. E da lì nasceranno i personaggi, le situazioni, i dettagli...E avrete un'idea più sostanziosa. La vera base da cui partire.

Nel prossimo episodio parleremo di Progettazione o Improvvisazione? per vedere quanto e come possiamo organizzare prima di scrivere, che ruolo può avere l'improvvisazione, se una prevale sull'altra o se possono andare a braccetto.

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