MISSIONE STORYTELLER - 5. Questione di...contenuto





 Bentornati a un nuovo appuntamento di MISSIONE STORYTELLER - Come (provare a) scrivere un libro! L'ultima volta abbiamo parlato dell'importanza della forma, mentre oggi ci concentreremo su un aspetto non meno rilevante: il contenuto.

A cosa bisogna fare attenzione per accertarsi di essere sull'onda giusta? Quali sono gli elementi fondamentali che non devono mancare affinché il lettore possa apprezzare e capire pienamente la nostra storia? Qual è il modo migliore per far quadrare tutto? Scopriamolo!

1. Rispettare i giusti tempi per ogni fase della storia

L'inizio non può durare cento pagine, così come la parte centrale della storia non può durarne due. Affinché il contenuto di un libro funzioni, occorre che ogni sezione della narrazione abbia tempistiche ragionate e coerenti. Per un approfondimento sulla questione potete leggere Il Viaggio dell'Eroe di Vogler e Story di McKee (che vi consiglio in ogni caso di procurarvi, se volete fare della scrittura il vostro mestiere). In linea generale, comunque, l'introduzione deve avere una lunghezza che permetta di calare il lettore nella storia, ma senza annoiarlo. Poi è opportuno partire con l'azione vera e propria che occuperà la maggior parte del libro, per poi lasciare spazio a una conclusione che non deve essere né prolissa né troppo sbrigativa.

2. Ogni azione deve avere una reazione sensata e coerente

Il nostro protagonista compie un atto imprevisto? Ciò che succede dopo deve essere coerente e concatenato col suo gesto. A due personaggi accade qualcosa? Allora a questo evento dovrà poi seguirne un altro collegato e ragionevolmente connesso. A ogni causa la sua conseguenza: è l'unico modo per non perdersi in un mare di assurdità o reazioni poco credibili. 

3. Bisogna motivare tutto

Il nemico vuole uccidere il protagonista. Perché? Il protagonista non vuole più parlare con il suo amico. Per quale ragione? Un giorno, un personaggio si alza e decide di diventare uno scienziato. Da dove arriva l'idea? Affinché il contenuto abbia una logica e non lasci confuso il lettore, tutte le azioni e le decisioni dei personaggi devono avere una motivazione chiara, comprensibile e coerente. Questo non solo permette al lettore di seguire meglio il filo delle vicende e di non restare con dei dubbi, ma consente anche all'autore di creare una storia ricca di dettagli, credibile e verosimile.

4. Aver presente che il lettore non sa quello che sappiamo noi

Questo è molto importante: spesso l'autore rischia di dare cose per scontate oppure avendo già deciso cosa succederà nei capitoli successivi sottintende passaggi che però per il lettore sono sconosciuti o poco chiari. Bisogna trovare il modo di spiegare tutto, senza però essere pesanti. Il lettore deve poter visualizzare ogni cosa, sentire ogni parola: per questo occorre non avere fretta e non accennare le scene con pennellate veloci. Citiamo un personaggio per poi riprenderlo venti pagine dopo? Magari il lettore non ricorda chi è, allora possiamo riassumerne l'identità in mezza riga. Esempio: citiamo Marina, una vicina di casa bionda. Venti pagine dopo non diremo il protagonista X ha incontrato Marina, ma sceglieremo un: il protagonista X ha incontrato Marina, la sua vicina di casa bionda.

5. Creare il giusto mix di dialoghi e narrazione

Troppi dialoghi...sono eccessivi. Ma pensate a quanto è pesante leggere pagine e pagine di sola narrazione e/o descrizione! Per sviluppare al meglio la nostra storia abbiamo bisogno di entrambe le componenti, inserendole in maniera equilibrata. Se vi accorgete di aver scritto troppe pagine di narrazione, allora trovate dei punti strategici per collocare dei dialoghi: in questo modo non annoierete il lettore. Al contrario, uno scambio di parole tra due o più personaggi troppo lungo può risultare pesante o superfluo, abbreviatelo. 

Nel prossimo appuntamento parleremo di quando avete finito di scrivere il libro. O meglio, quando pensate di aver finito. Spoiler: in realtà non è così.


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