Titolo: Il libro dei sette sigilli
Autore: Barbara Bellomo
Data di pubblicazione: 2020
Genere: Thriller storico
Casa Editrice: Salani
Genere: Thriller storico
Casa Editrice: Salani
TRAMA: Margherita Mori è un'autrice di successo che ha appena pubblicato un nuovo romanzo storico e di avventura in cui racconta di un libro apocalittico protetto da sette sigilli, in grado di generare catastrofi all'apertura di ogni sigillo. Un'opera frutto di fantasia, almeno secondo l'autrice stessa. Eppure, Padre Costarelli convoca Margherita con urgenza proprio per parlare del suo libro. Due giorno dopo, il parroco muore in circostanze misteriose e il caso del suo omicidio viene affidato al tenente Erika Cipriani. Cosa c'entra Margherita con tutto questo? Di sicuro più di quel che lei stessa immagina...
La mia opinione: Ho letto con grande curiosità questo thriller, attirata in particolar modo dalla protagonista Margherita. Si tratta di un personaggio molto interessante, contraddistinto dalla caratteristica dell'ipermnesia, un disturbo che le consente di ricordare ogni singola informazione, sensazione, paura della sua vita, costringendola a non poter mai mettere un punto al suo passato. E Margherita non è altro che l'apripista a una serie di personaggi ben caratterizzati e coinvolgenti, come il tenente Erika Cipriani, una donna che si impara ad apprezzare piano piano.
I vari personaggi si muovono su uno sfondo che intreccia il fascino del giallo a quello della storia e il doppio binario su cui è costruita la storia, ossia le vicende di Margherita e le pagine del suo stesso libro che il lettore si ritrova a leggere tra un capitolo e l'altro, rendono tutto molto dinamico. Si tratta quindi di un libro che va incontro al gusto degli appassionati di thriller, con una schiera di enigmi e misteri che il lettore si potrà divertire a risolvere, e al gusto degli appassionati del romanzo storico, con molti riferimenti, dati e vicende che sfumano nel mito.
La trama è ben congegnata. Il lettore si sente preso per mano da Margherita e si lancia insieme a lei alla scoperta del grande mistero che aleggia attorno all'opera della protagonista. Ipotesi, domande, investigazioni si susseguono in modo fluido, non confusionario. Man mano che la storia procede, diventa anche più facile capire cosa pensano i personaggi e inquadrarne le peculiarità. Anche se non tutti sono come sembra...
L'unico elemento che non mi ha convinta fino in fondo è l'utilizzo del presente nella narrazione in terza persona. Questo riguarda un mio gusti personale: quando c'è una prima persona, allora sì che apprezzo l'uso del tempo presente; con una narrazione in terza, preferisco che venga utilizzato il tempo passato.
Consiglio questo libro a chi si diverte a investigare insieme ai personaggi, a chi ama la storia e a chi vuole scoprire figure femminili forti e determinate come Margherita Mori ed Erika Cipriani.
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