Titolo: Ballata dell'Usignolo e del Serpente
Autore: Suzanne Collins
Data di pubblicazione: 2020
Genere: Distopia
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Distopia
Casa Editrice: Mondadori
TRAMA: Coriolanus Snow ha 18 anni e grandi ambizioni. Gli Snow si posano sempre in cima, dice il motto di famiglia. Ma non è facile tirare avanti dopo che le fortune degli Snow sono scomparse insieme al Distretto 13. Tuttavia, il giovane Coriolanus è determinato a farsi valere e l'occasione giusta sembra arrivare nel periodo dei decimi Hunger Games. Gli studenti come Snow, infatti, ricopriranno per la prima volta la carica di mentori e seguiranno il percorso del loro tributo nell'arena. A Snow capita una ragazza molto particolare, Lucy Gray, che non è così convinta di appartenere al 12. Siamo agli inizi, gli Hunger Games sono nella loro fase embrionale e Coriolanus è ben lontano dal Presidente Snow che abbiamo conosciuto nella trilogia. Ma cosa succederà?
LA MIA OPINIONE: Inizio col dire che questo libro mi ha stupita in positivo. C'è sempre un grande rischio quando si ha a che fare con prequel di grandi storie: quello di restare delusi. Ma non è stato questo il caso. Anzi! Ho trovato Ballata dell'Usignolo e del Serpente particolarmente interessante per diversi motivi che ora cercherò di illustrarvi.
In primo luogo, mi sono stupita fin dalle prime righe per la nuova impostazione della storia. Se ricordate, Hunger Games è narrato in prima persona presente da Katniss, quindi ci troviamo totalmente immersi nella testa della protagonista. In questo caso, invece, la narrazione è condotta in terza persona al passato e anche se la Collins segue opinioni e pensieri di Coriolanus, resta comunque un certo stacco tra lettore e personaggio principale, così come il punto di vista rimane più ampio.
Naturalmente, questo libro ci catapulta anche in una prospettiva del tutto nuova perché se nella trilogia principale vedevamo ogni cosa attraverso gli occhi degli abitanti dei 12 Distretti, in questo caso siamo perfettamente calati nella mentalità di Capitol City, la parte opposta della popolazione. Ma non solo: seguiamo i passi di uno dei personaggi che probabilmente abbiamo odiato di più durante la lettura di Hunger Games.
Vi confesso che non rimasi entusiasta quando uscì la notizia che il protagonista di questo prequel sarebbe stato proprio il Presidente Snow da giovane. Fin dalle prime pagine, però, ho cambiato totalmente idea: quanto è affascinante scoprire la storia dietro l'antagonista, cercare di capire perché un determinato cattivo ha compiuto certe scelte? Ho trovato davvero efficace porre al centro delle vicende un personaggio del genere, perché durante la lettura ho provato sentimenti contrastanti: ci sono stati momenti in cui mi sono sentita davvero vicina a Snow, ho empatizzato con lui...ma ogni volta venivo catapultata fuori da questa prospettiva al solo pensiero di quello che Snow sarebbe diventato in seguito.
Un altro aspetto decisamente interessante è quello della storia degli Hunger Games. Leggendo la trilogia originale ci siamo trovati davanti a questo gioco spietato senza però conoscerne a fondo le origini. Come è nato tutto? Chi ha deciso? Perché gli sponsor? Quale il vero ruolo dei mentori? Tutte queste domande trovano risposte nel corso di questo nuovo libro e ogni elemento assume un senso nuovo, forse più preciso.
Ho trovato una piccola parte del testo leggermente noiosa e non ho amato la caratterizzazione di Lucy Gray, la ragazza del Distretto 12, ma sono elementi su cui si può facilmente sorvolare. Se siete amanti della Saga di Hunger Games, è una lettura imperdibile!
Commenti
Posta un commento