Ci sono film d'animazione che non sono per niente banali, sono film che riescono a toccare le corde del cuore degli spettatori di qualsiasi età: questo è il caso di Coco, un film del 2017, vincitore di due Oscar (Miglior Film d'Animazione e Miglior Canzone).
Ambientato in Messico nel periodo del Giorno dei Morti, Coco segue le vicende del giovane Miguel Rivera, un ragazzino che sogna di diventare un grande musicista proprio come il suo idolo Ernesto de la Cruz. La famiglia Rivera, tuttavia, sembra fortemente contraria alla musica e vieta al ragazzino qualsiasi attività che la riguardi. Durante il Giorno dei Morti, però, Miguel decide di partecipare a una gara musicale. Il problema? Miguel non ha una chitarra. Il ragazzino decide di prendere in prestito la chitarra di Ernesto de la Cruz custodita nel suo mausoleo. Appena Miguel tocca le corde della chitarra, però, viene trasportato in una dimensione parallela: proprio quella dei morti. Come tornare a casa?
Non dirò altro sulla trama per non rovinare la visione del film a chi non lo ha ancora visto, ma anticiperò che ci sono diversi temi di grande importanza che emergono dalla storia, dai dialoghi e dalle canzoni del film: la famiglia, la musica, il ricordo e la morte.
Può senz'altro stupire che un tema così delicato come quello della morte venga trattato in un film d'animazione, ma vi assicuro che viene fatto in modo molto leggero e alla portata di ogni bambino. Questo dipende sicuramente dal fatto che il Giorno dei Morti in Messico è celebrato in maniera completamente diversa rispetto a quello che ci ha insegnato la nostra tradizione: è una grande festa, piena di musica , entusiasmo e colori. Ma perché è così? Il Giorno dei Morti è radicato nella tradizione messicana che mette in primo piano anche il ricordo. Si pensa che se i vivi ricordano i morti dedicandogli uno spazio nel proprio altare di famiglia, allora i morti resteranno "vivi" in un'altra dimensione. Finché c'è il ricordo, la morte non è mai definitiva.
Il ricordo è mantenuto vivo dalla famiglia, un altro elemento fondamentale per la trama del film e per la cultura messicana più in generale. Il fatto che i legami famigliari siano molto forti non significa che le famiglie siano perfette. Quella di Miguel non fa eccezione: c'è chi è stato eliminato dalle foto, c'è chi viene considerato traditore (e forse non lo è), ci sono segreti che non sono noti a tutti. Però quello che emerge dalla visione di Coco è che una famiglia, seppur imperfetta, restando unita può superare gli ostacoli più grandi. Bisogna però creare un clima di fiducia e cercare di capire le motivazioni gli uni degli altri.
Quello che Miguel non capisce è perché la sua famiglia sia così avversa alla musica. Quello che la famiglia di Miguel non capisce, invece, è perché il ragazzino sia così ostinato nel suo intendo di diventare musicista: loro hanno le proprie ragioni per impedirglielo, ma inizialmente non cercano di capire quelle di Miguel. E la musica è proprio il cuore di questa storia: un elemento imprescindibile nelle festività messicane. La musica è ciò che può unire la vita e la morte, perché la musica è in grado di andare oltre le barriere.
La determinazione con cui Miguel intende diventare un musicista è una metafora per la realizzazione di un sogno: ognuno di noi ha un obbiettivo, qualcosa per cui vive e che vuole vedere diventare realtà. Guardando Coco riflettiamo su cosa è lecito e cosa non lo è nella corsa verso il proprio sogno. A volte un sogno può sfumare in qualcosa di più negativo: questo accade quando per realizzarlo siamo pronti a mettere da parte qualsiasi altra cosa, amici e famiglia compresi. Il successo costa caro e bisogna vedere quanto siamo disposti a pagare. Vale sempre la pena?
Come avrete capito, si tratta di tematiche che non è facile riassumere in quattro paragrafi. Questo vuole essere semplicemente uno spunto. Se avete già visto il film, saprete sicuramente ampliare la discussione. Se non lo avete visto, vi consiglio vivamente (e mortamente, in questo caso) di farlo. Non ve ne pentirete!
Ovviamente, io mi sono commossa. Voi riuscirete a resistere?
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