Autore: Jay Kristoff
Data di pubblicazione: 2019
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori/Oscar Vault
Traduttore: Gabriele Giorgi
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori/Oscar Vault
Traduttore: Gabriele Giorgi
Trama: Mia Corvere è molto piccola quando è costretta a dire addio alla sua famiglia. Un incontro prematuro con la morte che la segnerà per sempre. Accompagnata da un gatto che non è un gatto, dovrà mettersi alla prova e compiere un addestramento per potersi finalmente vendicare. La Chiesa Rossa sembra il posto perfetto: una scuola in cui si impara l'arte dell'assassinio, il furto, la seduzione. Tutti armi che potrebbero essere utili a Mia per uccidere i tre nomi sulla sua lista. Ma in una scuola per assassini, si sa, le cose potrebbero diventare molto pericolose. Di chi ci si può fidare?
La mia opinione: Finalmente tocca anche a me parlare di questo libro. Lo avrete certamente visto OVUNQUE negli ultimi tempi. Su tutti i social, in tutti luoghi, in tutti i laghi. Questo hype ha ragione di esistere? Lo scopriamo insieme passo a passo.
Parto col dire che, nelle prime pagine, ci si può trovare un po' spiazzati per via dello stile di Kristoff: l'autore australiano utilizza frasi complesse e intricate per dire cose in realtà molto semplici. Questo potrebbe diventare un ostacolo per la lettura, ma il lettore che avrà l'ardore di proseguire non si troverà deluso.
Un altro elemento di sorpresa/difficoltà sono le innumerevoli note a piè pagina: si tratta di approfondimenti interessanti e talvolta ironici su usi, costumi, storia della Repubblica di Ireya. Il problema è che per leggerle ci si costringe ad abbandonare la storia, quindi la lettura rischia di diventare un singhiozzo.
Oltrepassati questi due primi ostacoli, ci si ritrova in un mondo piuttosto coinvolgente. La trama mi è piaciuta, sono riuscita ad affezionarmi ad alcuni personaggi, di cui alcuni ovviamente sono morti (beh, non è uno spoiler, dai! Mi pare ovvio che muoia qualcuno in un libro del genere!).
Mia Corvere è una protagonista particolare, senza freni e senza peli sulla lingua, che si esprime con un linguaggio talvolta scurrile e non ha problemi a dire quello che pensa. La sua sfacciataggine, tuttavia, deriva anche dal fatto che il suo gatto che non è un gatto, Messer Cortese, beve letteralmente la sua paura.
Mia condividerà il viaggio verso la Chiesa Rossa con un compagno inaspettato, si tratta di Tric, un dwemery. Sicuramente è uno dei personaggi che mi sono piaciuti di più, uno di quelli con un briciolo di umanità (che capirete non è facile trovare in una scuola dove tutti si esercitano a diventare assassini).
Alla Chiesa Rossa, Mia farà la conoscenza con altri ragazzi della sua età. Sarà difficile capire di chi fidarsi e anche per il lettore è complicato decidere chi merita la propria simpatia oppure no: plot twist e ribaltamenti di prospettiva sono sempre in agguato.
Ho letto questo libro in poco tempo, nonostante le sue 462 pagine, e questo è indice del mio gradimento. Tuttavia mi sento in dovere di dire che forse è stato fin troppo esaltato: in fin dei conti, bello quanto vogliamo, ma non è così innovativo come tanti dicono. Innanzitutto, ho trovato moltissime affinità tra la storyline di Mia e quella di Arya Stark de Il Trono di Spade e l'addestramento alla Chiesa Rossa ha richiamato alla mia mente quello degli Intrepidi in Divergent. Perciò sì, un libro coinvolgente e avventuroso, di cui sicuramente leggerò gli altri due volumi, ma non una novità assoluta.
Consiglio questo libro a chi apprezza protagoniste femminili molto forti e sopra le righe, a chi non si lascia impressionare da scene molto esplicite, a chi non si tira indietro davanti a storie di vendetta e di morte e a chi sa riprendersi in fretta dall'addio ai propri personaggi preferiti.
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