RECENSIONE: La Notte allo Specchio di Adriana Mazzini





Titolo: La Notte allo Specchio
Autore: Adriana Mazzini
Data di pubblicazione: 2019
Genere: Thriller
Casa Editrice: Harper Collins


Trama: Il passato di Hellen Alice Brown è un ricordo terribile dal quale è difficile sfuggire. Per questo la profiler americana cerca di ricostruirsi una vita a Torino. Ma per una profiler, non è poi così facile lasciarsi il passato alle spalle. Adesso si fa chiamare Alice e lavora sotto copertura per le Nazioni Unite. Una vita tranquilla...finché un omicidio non dà una spinta agli equilibri della profiler. La vittima, una giovane ragazza di nome Isabella, non fa che riportarle alla memoria il suo personale incubo: Alice è stata rapita da un serial killer insieme alla figlia della sua migliore amica. La sua migliore amica è stata brutalmente uccisa. E forse proprio per colpa sua. Per questa ragione, Alice è restia ad unirsi alle indagini, ma il mistero diventa troppo grande per restarne fuori: altre morti si susseguono e sembrano tutte collegate alla prima. Colpa di una setta? Un serial killer? Insieme a Nunzi, un uomo apparentemente freddo, ma dal grande affetto per la figlia Giulia, Alice cercherà di sbrogliare i fili della matassa che conducono al colpevole.

La mia opinione: Credo che la forza di questo libro risieda nei personaggi e nella loro caratterizzazione. Il caso da risolvere, ahimè, mi è sembrato molto standard, tant'è che ho svelato il colpevole quasi subito. La particolarità di questo thriller è tutta negli attori della vicenda. 
In primo luogo abbiamo Alice, o Hellen, la protagonista: per chiunque abbia avuto un passato doloroso o tortuoso,  è facile immedesimarsi in questa donna che, seppur molto forte, deve sempre fare i conti con l'insicurezza derivata da ciò che si è lasciata alle spalle. Non è facile per una persona dire addio a una parte della propria vita e convivere con i sensi di colpa, così come sicuramente non è facile trasferirsi in una nuova città, sotto copertura, cercando di tenere un profilo basso. 
E Alice si ritrova a dover lavorare con Nunzi, un uomo con cui inizialmente la diffidenza è reciproca. Ma sotto la scorza di Nunzi si rivela il grande cuore di un padre che è costretto a crescere solo la sua unica figlia, dopo la morte di sua moglie Chiara per via di un tumore. Grazie a questa situazione, la Mazzini ci permette di esplorare il profondità il rapporto padre-figlia e di capire quali dinamiche possono presentarsi in una famiglia dopo un lutto così grave. Una famiglia quasi speculare a quella della vittima: la povera Isabella, infatti, era orfana di madre e viveva con il padre. Forse è proprio per questo che Nunzi prende il caso così a cuore. 
Penso che l'autrice si sia man mano affezionata a Nunzi, perché a un certo punto sembra quasi essere lui a prendersi tutto lo spazio della narrazione, lasciando Alice in secondo piano.
Si tratta comunque di una lettura molto piacevole, indicata a gli amanti di quei thriller in cui non è troppo difficile seguire il caso e in cui anche il lettore può arrivare a capire chi è il colpevole. Un esordo narrativo positivo, che promette altre storie future, sicuramente ancor più belle.

Consiglio questo libro a chi ama i thriller, a chi vuole improvvisarsi detective, a chi fa i conti con il proprio passato e a chi ama vedere come sono le persone sotto la scorza.

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