RECENSIONE: Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman






Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo
Autore: Gail Honeyman
Data di pubblicazione: 2018


Trama: Eleanor Oliphant sta benissimo. Ha quasi trent'anni, lavora in ufficio. In pausa, onde evitare qualsiasi contatto col genere umano, risolve le parole crociate. A casa c'è Polly, una pianta. Eleanor non ha bisogno di altro, sta bene nella sua solitudine. L'apparente calma si sgretola soltanto il mercoledì, quando puntuale arriva la telefonata di sua madre. Dal carcere. Però, in fin dei conti, Eleanor Oliphant sta benissimo. O forse no? Un amore platonico per un cantante; un collega di lavoro che inizia a farsi largo nella sua vita, un atto di gentilezza improvviso verso uno sconosciuto...forse la vita di Eleanor sta per cambiare, forse la vita di Eleanor si sta per manifestare in tutta la sua potenza. E no, forse Eleanor non sta benissimo.

La mia opinione: La lettura di questo romanzo ha lasciato in me opinioni contrastanti. Innanzitutto, come ogni libro che leggo dopo aver visto letteralmente ovunque (instagram, Facebook, libreria, macelleria, parco giochi, stazione spaziale) alla fine non soddisfa del tutto le mie aspettative, forse perché troppo alte.
By the way, iniziamo con quello che mi è piaciuto: il tema. Perché in Eleanor Oliphant ci possiamo rispecchiare un po' tutti, su livelli diversi, chi più e chi meno. Una donna che pensa di aver raggiunto una sorta di equilibrio, ma che non si rende conto di non star bene. Una donna che fugge la compagnia di chiunque, che si protegge in un alone di solitudine e cerca di dimenticare - a volte consciamente, a volte inconsciamente - i drammi del suo passato. Perché Eleanor è sola in parte per scelta, ma in parte per via di una tortuosa e complessa storia familiare. 
La scrittura in prima persona, molto fluida e onesta, ci presenta con schiettezza ogni singolo pensiero che passa per la testa di Eleanor e riesce a filtrare con un velo di ironia anche le riflessioni più tristi. Possiamo fare un viaggio completo nella testa della protagonista, scoprirne ogni meandro...e scoprire anche noi stessi.
Eleanor Oliphant funziona un po' da specchio.
Tuttavia...la storia di per sé non mi ha presa del tutto, non mi sono sentita particolarmente coinvolta dalla lettura. Dopo un inizio interessante, dopo premesse che mi hanno catturata...piano piano ho cominciato a perdere interesse. Dal punto "introspettivo" dunque, sono rimasta soddisfatta. Ma dalla trama no. Forse un po' monotona, forse un po' lenta. In alcuni punti scontata.
Inoltre, generalmente preferisco i libri con tanti personaggi approfonditi psicologicamente. Qui abbiamo un grande approfondimento psicologico della protagonista, ma gli altri personaggi sembrano un po' buttati lì.

Vi consiglio comunque questo libro perché in generale si è trattata di una lettura piacevole. Lo consiglio in particolare a chi ama i libri introspettivi, che permettono di riflettere su tematiche importanti, a volte difficili. Lo consiglio a chi ogni giorno scende a patti con la propria solitudine o a chi conosce persone sole e non sa come capirle.



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