RECENSIONE: Musica sull'abisso di Marilù Oliva







Titolo: Musica sull'abisso
Autore: Marilù Oliva
Data di pubblicazione: 2019
Genere:  Thriller



Trama:  Il corpo di Gwendolina Nanni è stato ritrovato nei pressi di un fiume, quasi irriconoscibile. La polizia di Padova chiude il caso come suicidio, ma per la sorella della vittima la verità è un'altra. Dove cercarla? Il caso passa alla Sezione Omicidi di Bologna: un nuovo caso per l'ispettore Micol Medici. Si tratta di un omicidio singolo oppure è collegato in qualche modo ad altri omicidi? Le ricerche vertono attorno agli ex-studenti di una particolare classe del Liceo Cicerone. Una classe sfortunata, visto che anno dopo anno molti studenti hanno fatto una brutta fine? O c'è dietro altro? Tra confessioni e racconti di studenti d'elite, canzoni in latino e collegamenti con il passato, Micol cerca di far chiarezza e portare alla luce la soluzione di quello che sembra un grande enigma. 

La mia opinione: Sono stata catturata da questo thriller fin dalle primissime pagine. Il motivo? Una tecnica davvero originale: è una delle vittime a narrare, ripercorre quello che è successo poco prima della sua morte. Questo è solo il primo di una serie di punti di vista che compaiono come intermezzi  della narrazione, che invece segue in terza persona la storia di Micol. 
Ho letto il libro in due giorni, se considerate che sono quasi quattrocento pagine, capirete quanto sia stata presa dalla storia.
Trovo che Marilù Oliva abbia mescolato abilmente misteri, ironia, tensione, riflessioni su argomenti di attualità e tutta una serie di questioni collegate sia all'adolescenza che all'età adulta.
Il risultato è una storia che tiene col fiato sospeso, concede dei momenti di divertimento, ma anche di riflessione, intrattiene e affascina.
Non posso dirvi molto sugli sviluppi della trama perché trattandosi di un thriller rischierei di rovinarvi il piacere della lettura, però posso dirvi che ho trovato interessante la vicenda di questi studenti apparentemente perfetti, il loro giocar con la morte e tutti i riferimenti a greco e latino (pur non avendo frequentato il classico, quindi immagino che per studenti o ex studenti di questo indirizzo sia ancora più sfizioso trovare questi spunti).
Ho apprezzato anche la protagonista. Micol Medici, perché è una donna forte e fragile nello stesso tempo: è umana. Non è la tipica detective che sa sempre cosa fare, che non viene scalfita da niente, che sa tenersi a distanza dal caso. Micol vive con empatia e altruismo, cerca di comprendere le ragioni e le vite degli altri, che siano vittime o colleghi. 

Consiglio questo libro agli amanti del thriller, a chi vuole rivivere - in maniera un po' inquietante - gli anni del liceo, a chi si lascia catturare dai misteri, a chi apprezza personaggi con approfondimento psicologico e anche a chi non disdegna una buona dose di femminismo.

Commenti

  1. sto leggendo il romanzo e mi sta piacendo anche se non concordo con tutte le riflessioni specie riguardo la bellezza, ma per il resto è un ottimo thriller

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